TooRNA: una app per le famiglie. Impariamo a riciclare!
Quando è nata mia figlia ho capito subito che comprare per lei vestiti, pannolini, passeggino, seggiolino per l’auto (e molto altro) avrebbe richiesto una spesa notevole. Ma mi sono anche resa conto che a soffrire non sarebbe stato solo il portafoglio, ma anche e soprattutto l’ambiente. Non sono certo l’unica mamma a preoccuparsi per un tema come quello ambientale, che riguardano davvero tutti.
Nel 2014 un gruppo di genitori genovesi si è rimboccato le maniche e ha dato vita a un Gas di pannolini compostabili. Un’azione ecologica come questa ha raccolto l’interesse di molte persone e, nel 2016, è nata l’associazione tRiciclo – Bimbi a basso impatto, che oggi conta circa 130 soci e che continua a promuovere una cultura sostenibile nelle scelte quotidiane delle
famiglie, con una particolare attenzione alla corretta gestione dei rifiuti.
Perché dunque comprare un passeggino nuovo – o giocattoli, vestiti e scarpine – quando in città ci sono tanti genitori disposti a regalare o prestare i loro oggetti usati? Un modo, questo, per allungare il ciclo di vita degli oggetti tramite lo scambio. Ma far parte di questa rete vuol dire anche stabilire nuovi rapporti e nuove amicizie tra famiglie che condividono le stesse idee.
Per organizzare gli scambi – gli swap – era nata Goods Crossing, una chat su WhatsApp, che nel 2018 è stata sostituita dalla web app TooRNA – di nuovo è meglio che nuovo, uno strumento digitale messo a disposizione di tutti per accedere allo swapping aperto. L’accesso a TooRNA è gratuito (basta registrarsi sul sito www.toorna.it)ed è facilmente utilizzabile da ogni supporto di accesso alla rete internet.
Tramite la app TooRNA le famiglie genovesi possono offrire o trovare oggetti utili (abiti per bambini da 0 a 12 anni, giochi, abbigliamento premaman, arredamento, oggetti e accessori per l’infanzia) che in questo modo vengono riutilizzati. Si riduce così anche l’accumulo di rifiuti e si agisce concretamente per vivere in modo più sostenibile. Come fare per recuperare gli oggetti? Il passaggio di mano è reso ancora più semplice grazie all’adesione al progetto di numerosi punti di scambio ToornaQui: si tratta di esercizi commerciali e di associazioni che prestano i loro spazi per agevolare gli scambi e la condivisione.
TooRNA promuove l’idea del baratto 2.0, attraverso il quale liberarsi positivamente degli oggetti che non si usano più. Una pratica, questa, che genera benessere e che riduce il numero e il peso dei rifiuti solidi prodotti. In fondo anche questo significa essere genitori responsabili: aiutare l’ambiente per offrire ai nostri figli un mondo migliore.
Francesca Baroncelli