Osteopatia in gravidanza: il primo trimestre

I trattamenti osteopatici durante la gravidanza sono preziosi alleati per sostenere la salute della futura mamma e del bambino. La nostra associata Paola Capelli, osteopata, ci racconterà più nel dettaglio quali siano benefici e indicazioni durante i tre trimetri della gestazione.
Ormai sappiamo bene che lo stato di salute della madre influenza quello del nascituro. Alcuni fattori come stress, somministrazione di farmaci, malnutrizione, fumo, alcool e l’ambiente nel quale la donna vive la sua gravidanza influenzano la strutturazione del sistema nervoso centrale del feto e possono intaccare le funzioni cognitive, comportamentali ed emotive del bambino.
Il benessere materno è dunque essenziale per lo sviluppo del futuro essere umano da ogni punto di vista.
L’osteopatia punta a sottolineare l’importanza di un approccio fisiologico alla gravidanza. Accompagnare osteopaticamente una mamma risulta utile per affrontare questo splendido e faticoso periodo riducendo i livelli di stress e per gestire i disturbi che si presentano nei tre trimestri.
L’obiettivo è arrivare al travaglio e al parto serene diminuendo i rischi e le complicazioni.
Già il padre fondatore dell’osteopatia, Andrew Taylor Still, nel 1898 si interessò all’ostetricia perché nello stato del Missouri c’era scarsità di personale e i parti avvenivano principalmente in casa con un elevato tasso di mortalità. L’intervento osteopatico voleva contribuire ad una gestione migliore del dolore durante il travaglio. Un significativo risultato ottenuto attraverso il trattamento osteopatico, fu di ridurre il tempo del travaglio, fattore molto importante poiché un travaglio rapido diminuiva i rischi di problematiche durante il parto.
L’INTERVENTO OSTEOPATICO NEI TRE TRIMESTRI DELLA GRAVIDANZA
Spesso si pensa che l’osteopatia possa essere d’aiuto solo in caso di dolori lombari e sciatalgici che insorgono durante l’ultimo trimestre. Andiamo a vedere come può invece essere utile durante tutto il periodo di gestazione.
PRIMO TRIMESTRE
dal concepimento alla tredicesima settimana
In questo primo periodo avviene l’annidamento, cioè l’embrione si impianta nella mucosa uterina. In media ciò si verifica tra il 7° ed il 10° giorno dal concepimento.
È un momento delicato nel quale sono più frequenti le possibilità di aborto spontaneo.
Talvolta invece si presentano delle perdite da impianto ovvero delle piccole perdite di sangue simili a quelle del flusso mestruale, ma più contenute nella quantità. Esse non devono destare preoccupazione ed in genere si risolvono in due/tre giorni.
Il primo trimestre è caratterizzato anche da un importante cambiamento ormonale: il progesterone determinerà modificazioni a tutti i livelli. Essere a conoscenza di questo processo molto repentino aiuta la gestante ad affrontare al meglio i possibili stati di spossatezza, sonnolenza e respirazione difficoltosa.
Nel primo trimestre quindi il trattamento osteopatico è un grande aiuto perché lavorando sulla meccanica respiratoria aumenta la capacità polmonare e la flessibilità della struttura, specialmente della cassa toracica, attraverso il trattamento del muscolo principe della respirazione: il diaframma. Proprio lavorando sulle fibre di questo muscolo che connette la cavità toracica a quella addominale, riusciamo ad attenuare sintomi come nausea e dispepsia da reflusso gastro-esofageo.
Inoltre il trattamento osteopatico è consigliato anche per migliorare la circolazione gastrica e facilitare così la digestione.
L’approccio osteopatico, soprattutto nel primo trimestre – che come abbiamo visto è il più delicato sia per la mamma che per il nascituro/a – non deve essere mai invasivo e quindi sono sconsigliate manovre troppo “profonde” che vanno cioè a lavorare direttamente sulla struttura (come i trust vertebrali). Considerando il cambiamento che avviene a livello tessutale queste manovre perdono di significato oltre che risultare poco piacevoli per chi le riceve.
Paola Capelli, Osteopata