Il mestiere più antico del mondo – spettacolo teatrale

Arriva a Genova sabato 28 ottobre lo spettacolo teatrale  IL MESTIERE PIÙ ANTICO DEL MONDO di Gabriella Pacini (ostetrica romana) con Laura Nardi e la regia di Amandio Pinheiro.
Uno spettacolo che non abbiamo ancora visto e che vedremo con voi a Genova ma che abbiamo segnalato anche nella nostra agenda e di cui abbiamo dato diffusione perché tratta un tema tanto delicato quanto urgente: la violenza ostetrica.
Dirompente è poi che a volerlo e a scriverlo sia sta proprio una ostetrica, Gabriella Pacini, che con il suo testo, restituisce uno spaccato veritiero e crudele degli abusi che le donne subiscono all’interno del sistema sanitario.
Ecco in breve alcuni passaggi della trama:
Anna è un’ostetrica di 45 anni, “fa” partorire in ospedale le donne da 25 anni. Sottopone le partorienti alle pratiche ospedaliere “di routine” senza mai mettere in dubbio il limite tra controllo medico e sadismo. Ma Anna un figlio non lo ha mai avuto, perché su quel lettino da parto non ci si è mai voluta mettere…”
“Anna racconta gli anni del convitto, con la severità delle suore e della vita collegiale, volta ad educare le future ostetriche alla durezza e all’imperturbabilità, che finisce col rendere le allieve dei kapò, altrimenti ritenute incapaci di svolgere il proprio ruolo. Racconta le strategie attuate per sopravvivere a quella formazione e il parallelo indurirsi del suo carattere. Racconta ancora il parto della madre, al quale ha assistito ancora bambina e del quale conserva un ricordo nitido e forte, parto totalmente diverso da quelli ospedalieri e che mette in dubbio le linee guida del suo operare professionale, creando una dilemmatica questione interiore, chiaramente sofferta seppur non esplicitamente ammessa.” (cit. Rossella Matassa)
Il mestiere più antico del mondo, la prostituzione? Il primato si declina sempre al femminile, ma è l’ostetrica ad averne la supremazia.
Non una donna che vende il suo corpo al maschio ma una donna che dovrebbe aiutare e sostenere le altre donne nel parto.
“La realtà allusa nella rappresentazione è quella degli anni Novanta, da allora sicuramente molto è cambiato, ma non tutto così drasticamente se solo negli ultimi anni la questione della violenza ostetrica è venuta chiaramente alla luce e divenuta oggetto di denuncia, al punto che l’OMS ha ritenuto necessario ridefinire cosa è da considerarsi violenza al momento del parto e in cosa consista piuttosto un’assistenza rispettosa della donna e del nascituro. Assistenza che deve essere, come emerso per ovvia negazione del contrario dallo spettacolo, centrata sulla persona e basata sulla possibilità di scelta informata.” (cit. Rossella Matassa).
Ogni giorno anche noi raccogliamo racconti di parto percepiti come traumatici, violenti, dolorosi (nel cuore e nell’anima).
Ma ogni giorno incontriamo anche ostetriche che sanno accogliere e accompagnare le donne nei loro bisogni durante il parto.
Questo ci dà molta speranza perché ci fa capire che il sistema si può cambiare da dentro.
 Il Mestiere più antico del mondo non è solo uno spettacolo contro la violenza nel parto, ma contro la violenza sulla donna, in questo caso istituzionalizzata ed esercitata quando essa è più indifesa e spaventata. 
 “Le donne stanno in sala parto così come vengono considerate nella società” Michel Odent

La Redazione We Love Moms

 

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